martedì 29 maggio 2007

III


Una brezza leggera invase l’isola di sibilanti respiri. Onde serpentine si allungarono sulla battigia, pretendendo di arrivare dove gli era impossibile. La sabbia fulva e morbida era un letto di piacevoli carezze. Qualche scoglio appuntito sparso qua e là per completare quel meraviglioso dipinto dai colori tenui e delicati. Dal chiaroscuro accennato e allo stesso tempo così sorprendentemente vivo. Elizabeth si sedette a rimirarlo. La cassaforte al suo fianco. Con il suo lento e regolare pulsare. Scrutò il mare. Nella sua immensità superba. E le parve di vedere un volto. Due occhi intensi. Flessuosi capelli neri. Le parve di vedere lui. Ma era troppo presto perché fosse lui. Il tempo si mostrava ostile nei suoi confronti, pensava Elizabeth. Viaggiava piano. Pigro. La fanciulla si alzò. E in quell’istante, capì. Doveva fare qualcosa. Che la tenesse occupata. Che non la tormentasse. Così, mossa da nuovo coraggio, andò alla ricerca di quel qualcosa. Percorse gli angoli dell’isola in lungo e in largo, e alla fine, trovò. Raccolse un consunto e lacero diario, insabbiato da secoli. Era scarabocchiato in varie pagine. Una scrittura vacillante, ma molto fine. Antica. Dopo i primi dieci fogli il diario era vuoto. Decise perciò di iniziare a scrivere. Sfilò la penna che vi era accuratamente legata con un nastro nero, sperando che funzionasse, e gettò le prime parole. Lettere dai contorni decisi e riccioluti. Pensieri sentiti. Che scaturivano dal profondo. I suoi.

Caro diario, mi affido a te perché so…che impazzirei. Aiutami a sopportare. Aiutami ti prego…e fa che dieci anni possano sembrare uno e che uno ne possa valere dieci……

2 commenti:

Capitan Jack Sparrow ha detto...

Ciao tesoro,
non credi che sia saggio consultarmi , prima di narrare al mondo le mie uniche e sensazionali avventure?
Piratessa....

Capitan Jack Sparrow ha detto...

Eccomi dinuovo gioia,
lo so che racconti tutto dal punto di vista di Elizabeth,lo so bene, non mi sono mai perso una sola riga di ciò che hai scritto....
Tuttavia io, sono pur sempre Capitan Jack Sparrow, e tu, cara, di certo terrai a mente che....ci provo gusto a provocarti....immensamente gusto....
Comprendi?