Caro diario, a stento riesco a reggermi in piedi. Il caldo è soffocante, l’aria mi manca e puzzo. Non resisto in queste condizioni. Non ce la faccio proprio. Sono trascorsi solo pochi mesi da quando Will è partito, ma a me anche un secondo pare infinito. Il cuore è al sicuro. Almeno lui, nei momenti di insopportabile melanconia, mi consola. Con il suo battere tranquillo e vigoroso.
Chissà cosa combina, quello schizzato di Jack! Spesso me lo domando. Forse, è di nuovo alla ricerca di qualcosa. Di un avventura. Di un po’ di pericolo. Roba da pirati, insomma.
Da pirati…
…
come mi suona strana questa parola. Pirati…ha un sapore lontano, passato. Eppure sento che ne è rimasto un po’ sulle mie labbra asciutte e assetate. Che mi aiuta a ricordare. Oh Elizabeth, tu vorresti ritornare al ieri. E rallegrarti assieme ad amici e compagni. Si. Tu vorresti. Ma la realtà è un’altra. Più deprimente. Più dura. Non si può.
Un giorno diverso sorge, caro diario.
Io vado. Vado a rimanere ancora sola.
Chissà cosa combina, quello schizzato di Jack! Spesso me lo domando. Forse, è di nuovo alla ricerca di qualcosa. Di un avventura. Di un po’ di pericolo. Roba da pirati, insomma.
Da pirati…
…
come mi suona strana questa parola. Pirati…ha un sapore lontano, passato. Eppure sento che ne è rimasto un po’ sulle mie labbra asciutte e assetate. Che mi aiuta a ricordare. Oh Elizabeth, tu vorresti ritornare al ieri. E rallegrarti assieme ad amici e compagni. Si. Tu vorresti. Ma la realtà è un’altra. Più deprimente. Più dura. Non si può.
Un giorno diverso sorge, caro diario.
Io vado. Vado a rimanere ancora sola.
Elizabeth